Smart cities e efficienza energetica, al via la seconda fase del progetto della Community Smart Building
The European House – Ambrosetti, con conversione edifici risparmio fino a 14 mld per famiglie
Sostenere l’innovazione e gli investimenti della filiera Smart Building in un’ottica di contributo effettivo agli obiettivi di transizione ecologica del Paese. The European House – Ambrosetti, insieme a un grande gruppo di imprese rappresentative del comparto, ha dato il via alla seconda fase progettuale della Community Smart Building, sottolineando come sia necessario rafforzare la consapevolezza di istituzioni, cittadini e aziende sulla rilevanza della filiera per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile fissati dall’Unione Europea.
Punto focale delle attività della Community è l’elaborazione di contenuti e proposte per promuovere l’evoluzione del parco immobiliare italiano come opportunità di crescita, di modernizzazione del Paese e di contributo agli obiettivi di sviluppo sostenibile, attraverso un miglioramento del contesto normativo e la definizione delle migliori policy a supporto. In questo contesto si intendono mettere a fattore comune le esperienze, le tecnologie e le competenze di aziende e istituzioni di rilievo nazionale, europeo e internazionale, per individuare benchmark utili ai decisori pubblici e privati.
Secondo le stime della Community Smart Building, la conversione degli edifici in ottica smart consentirebbe di abilitare una riduzione del 20-24% dei consumi energetici, del 4-5% di quelli idrici e del 19-28% delle emissioni del settore edilizio attivando un risparmio di circa 12-14 miliardi di euro per le famiglie italiane”. A conclusione dell’esperienza del Superbonus 110% che ha portato aziende del settore, cittadini e istituzioni a un confronto lungo e articolato in merito a benefici e costi dello strumento di politica economica, la Community intende aggregare il valore dell’esperienza fatta nel 2022-2023 e la forza propositiva della filiera rappresentata, per favorire possibili interventi finalizzati al raggiungimento degli obiettivi di efficientamento energetico e di avanzamento nello sviluppo di progetti di smart cities.
Per Lorenzo Tavazzi, Partner e Responsabile dell’Area Scenari & intelligence di The European House – Ambrosetti, “la filiera dell’Edificio Intelligente coinvolge 35 settori e 180 sotto-settori industriali, tra tecnologie, prodotti, software e servizi di supporto. Con un totale di 350 mila aziende attive, le attività economiche collegate alla dimensione dell’Edificio Intelligente impiegano 626 mila occupati e generano 130 miliardi di Euro di fatturato e 39 miliardi di euro di Valore Aggiunto. Investire nell’Edificio Intelligente – aggiunge – è quindi una leva di crescita per il Paese. Non solo. Rappresenta una priorità per rispettare gli obiettivi di decarbonizzazione e per cogliere tutti i benefici in termini di economici, ambientali e sociali”.
Il confronto tra le aziende della Community Smart Building verrà sostenuto da un ciclo di incontri che si protrarrà fino a maggio 2024 per definire, insieme a esperti del settore, aziende e istituzioni, strategie e linee guida più efficaci per scelte politiche a livello nazionale e locale in grado di generare benefici per la comunità e l’ambiente. Verrà anche elaborata anche una survey per approfondire il livello di consapevolezza e i fattori che intervengono nelle decisioni dei cittadini e dei professionisti in merito agli investimenti nella trasformazione in chiave smart del patrimonio edilizio in Italia.