Al via il bando MUSA PoC Empowerment, sostegno alle donne e ai giovani del Sud
600mila euro per le regioni del Mezzogiorno nell’ambito dello spoke6
Efficacia della teleriabilitazione per la stimolazione cognitiva nella popolazione con disturbo soggettivo di memoria, mild cognitive impairment (MCI) o iniziale decadimento cognitivo e field-testing di un’applicazione mobile per lo sviluppo di competenze in caregiver di bambini con disturbi del neurosviluppo e associato studio di concordanza tra misure dirette e indirette per la valutazione delle competenze in diversi ambiti evolutivi (emotivo, linguistico, cognitivo, relazionale). Al via il Bando MUSA PoC Empowerment che prevede finanziamenti di progetti di Proof of Concept e prototipazione di Organismi di ricerca, nelle regioni del Mezzogiorno, finalizzati allo sviluppo di prodotti, processi o servizi nuovi/migliorati su queste importanti tematiche.
Il bando finanzia progetti coerenti, in termini di ricadute ed impatti, con i temi della ricerca e innovazione dello Spoke 6 del ECS MUSA e, laddove possibile, con la strategia di specializzazione intelligente (S3) delle regioni in cui il soggetto beneficiario ha la sede operativa. In sede di presentazione della domanda, l’OdR dovrà dare evidenza di tali elementi di coerenza e pertinenza, i quali saranno oggetto di valutazione di merito. Tra le competenze richieste per ciascuna tematica, quella neuropsicologica nell’adulto e anziano – priorità a chi ha già competenze nell’applicazione di tecnologie e di telemedicina in queste popolazioni – e competenze nella valutazione in bambini con disturbi del neurosviluppo, con vantaggio per chi ha già competenze nella valutazione di interventi psicoeducativi.
La dotazione finanziaria del bando è di 600mila euro, suddivisa in 270mila per attività di ricerca industriale e 330mila per attività di sviluppo sperimentale. Ciascun progetto deve prevedere entrambe le attività in combinazione, dando evidenza di quali attività afferiscono a ciascuna categoria e, comunque, destinando allo sviluppo sperimentale non meno del 55% dei costi. Gli Organismi di ricerca devono avere una sede operativa attiva nel territorio del Mezzogiorno, ossia nelle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. La sede deve risultare attiva e operativa al momento della presentazione della domanda. Tali progetti di ricerca devono inoltre tenere conto delle priorità trasversali del PNRR, come la promozione della parità di genere e protezione e valorizzazione giovani.
Il progetto e ciascun soggetto beneficiario deve prevedere il sostegno alla partecipazione delle donne e alla partecipazione, valorizzazione e protezione dei giovani. Inoltre, in relazione alla specificità dei temi e delle metodologie di R&I nella proposta progettuale, i proponenti dovranno evidenziare se e in che modo la dimensione di genere sia rilevante nella loro attività di ricerca. Tale elemento verrà verificato per i progetti finanziati nell’ambito delle verifiche di controllo formale e amministrativo. Inoltre è prevista la promozione dei principi Open Science e Fair Data: ai risultati dei progetti e ai relativi dati deve essere garantito un accesso aperto al pubblico nel minor tempo e con il minor numero di limitazioni possibile, in linea con il principio “as open as possible, as closed as necessary”.
Entro il 30 giugno 2025 le attività connesse al progetto finanziato dovranno essere concluse e i relativi obiettivi finali conseguiti; le spese dovranno essere state sostenute dai beneficiari e rendicontate nei termini previsti nel provvedimento di ammissione e concessione del finanziamento. La domanda di finanziamento potrà essere presentata dal soggetto proponente (Organismo di ricerca in forma singola o Capofila del partenariato) via PEC al seguente indirizzo: ricerca.bicocca@pec.unimib.it fino al 20 dicembre 2023 ore 23.59. Tutta la documentazione inerente al bando, gli allegati e la modulistica sono reperibili al seguente link.