Marta Zava: lo studio dei migliori investimenti tra network science e venture capital
Collaborazione la parola d’ordine, abbiamo sviluppato un indice di attrazione di capitale
Il progetto MUSA in una parola è ‘collaborazione’. Una interazione multidisciplinare che riesce a unire tecniche e metodologie diverse a dati a cui non sono mai state applicate prima. Un esempio è l’unione tra network science e venture capital. Lo sa bene Marta Zava, che all’interno del progetto MUSA si occupa di studiare gli investimenti in aziende innovative attraverso l’applicazione della scienza delle reti e i flussi di capitale.
“Abbiamo sviluppato un indice di attrazione di capitale – ha raccontato durante il General meeting di MUSA – unendo le connessioni di natura personale, come aver studiato studiato nella stessa Università o fondato un’azienda insieme, a connessioni di natura finanziaria che si vengono a instaurare tra investitori e aziende. Cerchiamo di capire quali realtà mostrano maggiori probabilità di successo e come collocare le aziende nell’ecosistema attraendo maggiori quantità di capitale dagli investitori. Questa è la chiave per lo sviluppo di tutti i progetti”.
Oggi grazie a MUSA, ha aggiunto, “siamo capaci di tracciare un maggior numero di connessioni tra investitori, imprenditori, aziende e forza lavoro, riuscendo a catturare dati che sono spesso di natura esclusivamente privata. La mia speranza è che il progetto MUSA possa portare anche delle applicazioni reali sul territorio che siano poi recepite su larga scala applicando i risultati ottenuti dalle ricerche alla realtà imprenditoriali e a tutte le realtà del territorio”, ha concluso.