Biodiversità, il 50% del Pil globale dipende dalla salvaguardia della natura

Il Rapporto ‘Building a Nature – Positive Energy Transformation’ realizzato da Wwf e BCG

Un sistema energetico alimentato da fonti rinnovabili sarà da 2 a 16 volte migliore per la natura e le persone. Lo dice a chiare lettere il Rapporto ‘Building a Nature – Positive Energy Transformation’ realizzato da World Wildlife Fund e Boston Consulting Group (BCG), presentato alla Cop28 di Dubai, che evidenzia: “la transizione verso un sistema energetico alimentato da fonti rinnovabili sarebbe molto meglio per il pianeta che continuare a perseguire le politiche attuali”. In effetti, uno scenario di transizione rapida (RT) produce risultati migliori rispetto a uno scenario di business-as-usual (BAU) in 27 dei 30 parametri di impatto.

Wwf e BCG evidenziano che una rapida transizione verso le energie rinnovabili per il nostro sistema energetico globale è essenziale per mitigare i cambiamenti climatici e garantire un futuro vivibile al nostro pianeta. La sua urgenza non può essere sottovalutata. La ricerca è partita dai dati più recenti dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC): due gli scenari energetici esaminati, agli estremi opposti dello spettro della trasformazione. Uno scenario BAU che continua le politiche attuali e uno scenario RT che limita il riscaldamento globale a 1,5° C con un superamento limitato. Lo scenario RT si basa sulla rapida crescita delle energie rinnovabili, sull’elettrificazione (compresi i veicoli elettrici) e sul miglioramento dell’efficienza energetica insieme a uno sviluppo sostenibile ottimizzato. Lo scenario BAU alternativo continuerebbe le attuali politiche di un sistema energetico convenzionale.

Al BCG sottolineano: “Abbiamo scoperto che un sistema energetico alimentato da fonti rinnovabili avrebbe prestazioni da due a 16 volte migliori per la natura e le persone in una serie di parametri rispetto a un sistema energetico convenzionale BAU, anche se la trasformazione metterebbe effettivamente a dura prova alcune risorse naturali e comunità locali. Una trasformazione ben pianificata ed eseguita può affrontare sia i rischi climatici che quelli naturali, producendo risultati positivi per la natura che superano di gran lunga quelli derivanti dal mantenimento del sistema energetico convenzionale di oggi”.

Per raggiungere l’obiettivo net zero i negoziati dovranno  prendere in considerazione la natura e la sua salvaguardia, poiché solo così potremo proteggere gli ecosistemi e la vita umana. Attualmente, più di 40 mila miliardi di dollari all’anno di valore economico, pari a circa il 50% del Pil globale, dipendono direttamente dalla natura. Secondo il Paulson Institute, saranno necessari investimenti annuali di 700 miliardi di dollari fino al 2030 per promuovere la biodiversità. Entro il 2050, il 46% del Pil globale deriverà da regioni ad alto rischio idrico.  Il costo economico dei rischi legati alla crisinvestimenti ESG performano meglio: l’indice MSCI Emerging Markets ESG Leaders ha sovraperformato l’indice MSCI Emerging

Dal rapporto emerge che un sistema energetico alimentato da fonti rinnovabili sarà da 2 a 16 volte migliore per la natura e le persone. Questa trasformazione avrà un impatto positivo su una serie di risorse chiave, tra cui la qualità dell’aria e dell’acqua, la salute umana, la biodiversità e gli ecosistemi. La riduzione nella frequenza e nell’intensità dei disastri causati dal clima permetterà di risparmiare 2mila miliardi di dollari all’anno di danni alle infrastrutture.

In un futuro alimentato da fonti rinnovabili la domanda di risorse minerali aumenterà, ma diminuirà la quantità di terra impattata dall’estrazione mineraria dovuta all’uso di combustibili fossili. Continuando a usare combustibili fossili, inoltre, avremo gravi conseguenze sulla quantità di terra persa a causa di inondazioni, desertificazione e incendi. Passare rapidamente a sistemi alimentati da energie rinnovabili permetterà di creare il doppio di posti di lavoro.

IL RAPPORTO