Giovanna Iannantuoni a ‘Sustainability and the city’, il nome MUSA per lasciare una traccia delle nostre azioni
La presidente della CRUI racconta la sfida della sostenibilità del futuro
Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’Università di Milano Bicocca, presidente del progetto MUSA e neo presidente della CRUI ospite d’onore della quindicesima e ultima puntata di questa prima stagione di ‘Sustainability and the city’. Il podcast realizzato dal team di ricerca Open – Air Lab dell’Università di Milano Bicocca all’interno del progetto MUSA, ha aperto una finestra sul mondo milanese, per riuscire a rendere Milano e in generale le nostre città, più giuste, verdi e inclusive.
“La sfida della sostenibilità oggi è in realtà una sfida antica – ha sottolineato Iannantuoni – e Milano Bicocca è stata una delle prime Università ad avere un ufficio preposto (BASE), che si occupava di sostenibilità, un tema oggi affrontato su scala nazionale. Sostenibilità, un termine abusato, nel nostro futuro vuol dire molto altro. Vuol dire mettere in armonia la tecnologia con la natura, tenendo bene in mente che l’innovazione deve essere coniugata con il benessere della persona. Questa è la vera sfida della sostenibilità”.
E MUSA? “Un progetto che ho amato fin dal primo momento – ha aggiunto – che è coerente con l’obiettivo per cui mi sono candidata e sono diventata rettrice. Cioè far lavorare gli Atenei con il settore privato, con le Istituzioni pubbliche e con i cittadini. Un modello che più che aprire le porte dell’Università comporta un’azione attiva: uscire dalle porte dell’Ateneo incontrando cittadini e imprese nelle piazze, in un’ottica olistica e di osmosi. Da soli non si fa sostenibilità. Nessuno senza i cittadini può realizzare la sostenibilità. Il mio ruolo? Garantire che MUSA abbia successo e che questo successo sia duraturo.
Il nome MUSA come è nato? Volevo un nome che fosse coerente con l’obiettivo di chi lavora al progetto. Ci ho pensato anche con mia figlia Chiara con cui mi confronto spesso, quindi la ringrazio insieme a tutti coloro con cui ho ragionato. Questo nome rappresenta l’idea di sostenibilità del futuro, della coerenza uomo-natura e della volontà di lasciare una traccia delle nostre azioni e del nostro passaggio”.
Ascolta l’intervista integrale al seguente link