Dal clima all’intelligenza artificiale, così Science guarda al 2024
La rivista punta i riflettori sui grandi temi scientifici che ci attendono, tra appuntamenti politici, caldo record e la ricerca
Caldo record, elezioni e Intelligenza Artificiale. La rivista Science punta i riflettori su questi grandi temi nel 2024. Gli sconvolgimenti e le controversie politiche, si legge nell’articolo pubblicato, “potrebbero creare incertezze per gli scienziati quest’anno, mentre si avvicinano le elezioni americane epocali e i partiti europei sono alle prese con le politiche verdi.
Mentre gli effetti della pandemia causata dalla SARS-CoV-2 continuano a diminuire, le sperimentazioni sui trattamenti Long Covid potrebbero dare i loro primi frutti. Il riscaldamento dell’Oceano Pacifico chiamato El Niño contribuirà probabilmente a portare le temperature globali a nuovi record, fornendo un continuo promemoria che il tempo sta per scadere.
L’arrivo di un caldo record a causa del passaggio di El Niño, le incognite per la scienza legate all’esito delle elezioni in Europa e negli Stati Uniti, mentre accelera la corsa per regolamentare l’intelligenza artificiale: tutti aspetti da tenere d’occhio nel 2024. Si attendono inoltre novità sui tempi per l’energia da fusione nucleare, un pò di chiarezza sul Long Covid, mentre c’è curiosità per le ricerche sulla massa delle particelle più sfuggenti dell’universo, i neutrini, e per la missione diretta a Europa, la luna di Giove che sotto i ghiacci nasconde un oceano che potrebbe ospitare la vita.
Dopo i picchi di caldo del 2023, gli scienziati guardano con preoccupazione a El Niño, il fenomeno climatico che si affaccia a intervalli regolari, provocando il riscaldamento dell’Oceano Pacifico. I suoi effetti, come aveva anticipato la Nasa nel 2023, potrebbero farsi sentire tra febbraio e aprile 2024 e si ritiene che El Niño potrebbe contribuire a portare, per la prima volta, la temperatura superficiale media globale 1,5 gradi sopra i livelli preindustriali.
La scienza del 2024 guarda con preoccupazione anche alla politica. Il primo appuntamento è a giugno con le elezioni in Europa, dove si temono problemi per la realizzazione della transizione verde e la resistenza dei gruppi conservatori alle leggi che vanno in questa direzione. Il secondo appuntamento è a novembre negli Stati Uniti, con le elezioni presidenziali. In questo caso il timore è che al Congresso si protragga la situazione di stallo che sta bloccando i fondi per gli enti scientifici. L’esito delle elezioni riguarderà inoltre temi di primo piano per la scienza, come clima, innovazione e preparazione alla pandemia.
Iniziata già nel 2023, la corsa a regolamentare l’intelligenza artificiale si prepara ad accelerare nel 2024, osservano gli esperti di Science. La scommessa, negli Stati Uniti come in Europa, è stabilire standard per lo sviluppo responsabile dell’intelligenza artificiale e dare garanzie etiche. Il pericolo, avvertono, è che le regole siano più lente degli sviluppi di questo nuovo ambito. Anche l’energia da fusione nucleare è una sorvegliata speciale del nuovo anno. E’ infatti atteso l’annuncio della nuova data per il completamento del reattore sperimentale.
Si guarda invece con ottimismo alla strategia di rilascio delle prime zanzare modificate con un batterio per limitare la diffusione della dengue, ottenute nell’ambito del World Mosquito Program: dopo i risultati positivi ottenuti nel 2023, è attesala costruzione in Brasile del più grande impianto al mondo perla produzione di zanzare modificate.
Si attendono anche i dati che permetteranno di conoscere meglio il Long Covid e quelli che potranno dare una risposta sulla massa delle particelle più sfuggenti e misteriose, i neutrini. In ottobre, infine, è previsto il lancio di una delle più affascinanti missioni di esplorazione spaziale: si chiama Europa Clipper ed è una missione della Nasa diretta a una delle più grandi lune di Giove. Sotto i suoi ghiacci, infatti, si nasconde un oceano che avrebbe le condizioni per poter ospitare forme di vita.