Luci a San Siro contro la dispersione scolastica
Giovanna Iannatuoni racconta su Il Giorno la sfida di questo quartiere multietnico emblema di una Milano che cambia
“Un progetto significativo per San Siro e per la nostra città, che ha un impatto concreto perché, ancora una volta, si lavora in rete”. Così Giovanna Iannatuoni, rettrice dell’università di Milano-Bicocca, presidente di MUSA e alla guida della Crui, spiega sulle pagine de Il Giorno , la necessità di progetti come “Reinventare la cittadinanza. Percorsi di capacitazione di reti e gruppi sociali nel quartiere San Siro” del quale è capofila la Prefettura di Milano.
Coinvolte nel progetto tre università partner – Politecnico, Bicocca e Bocconi – insieme ad alcuni enti del Terzo settore, come Comunità Nuova, Milano Mediterranea e Itinerari Paralleli. “Grazie a questo progetto coordinato dalla Prefettura uniamo ancora di più le nostre competenze, nel nostro caso l’area della formazione e i nostri sociologi – sottolinea Iannantuoni –. Stiamo studiando la situazione del quartiere e creiamo azioni interattive partendo dall’educazione dei ragazzi, insieme ai loro insegnanti e con i nostri studenti. C’è anche un secondo livello di intervento, più artistico: un’aula attrezzata nella quale possono gestire le loro proposte“.
L’obiettivo è portare nuove competenze per contrastare la dispersione scolastica e l’esclusione sociale, con particolare riferimento a giovani con background migratorio che abitano nel quartiere. Al centro delle linee di intervento promosse dall’università di Bicocca a San Siro ci sono studenti ingaggiati come tutor, uno sportello di ascolto e una residenza artistica. Si sono mappati i bisogni, coinvolgendo insegnanti e dirigenti scolastici di 12 scuole del quartiere San Siro e una sperimentazione è stata portata avanti, in particolare, nell’Istituto superiore Galilei-Luxemburg.
Dagli ultimi dati del Comune di Milano (Open Data Milano, rielaborati dal Social Inclusion Lab di Bocconi), su 26.917 abitanti della zona San Siro-Selinunte, 4.727 sono minori, 9.686 stranieri e 5.606 over 65. Quattro le scuole di italiano per stranieri aperte, una dozzina le organizzazioni iscritte nel registro provinciale e regionale.
Un progetto ambizioso che coinvolge pedagogisti, urbanisti, architetti, giuristi e studenti a San Siro: così le università milanesi stanno mettendo in campo le loro diverse competenze per la città, con interventi specifici sui quartieri. A raccontarlo, sempre su Il Giorno è il rettore della Bocconi, Francesco Billari.
San Siro è una zona interessante – dice Billari –: da un lato del tram c’è il quartiere popolare, dall’altro lato del tram la zona ricca. Esprime un pò quello che siamo abituati a pensare delle città americane, con una linea che delimita zone socialmente molto distinte tra loro. E questo rappresenta una sfida importante”. L’emblema di Milano, insomma.