Nel 2023, in Italia, si sono installati 13.906 nuovi punti di ricarica pubblici per le auto elettriche, portando il dato cumulativo a oltre 50mila.
Come evidenzia l’associazione Motus-E, che promuove la mobilità elettrica in Italia, il nostro Paese ha registrato una crescita della rete di ricarica del 38% nell’ultimo anno, con un aumento significativo delle installazioni di colonnine di alta potenza. La distribuzione geografica mostra una crescita nel sud e nelle isole, ma il nord Italia rimane in testa.
La Lombardia si conferma infatti come prima Regione per punti di ricarica (9.395), davanti a Piemonte (5.169), Veneto (4.914), Lazio (4.659) ed Emilia-Romagna (4.253).
Milano emerge tra le città capofila nella mobilità elettrica in Italia, con 2.883 punti di ricarica pubblici installati al 31 dicembre 2023, posizionandosi subito dopo Roma, che guida con 3.588 installazioni, e prima di Napoli con 2.652. Milano si distingue inoltre per densità di ricarica, vantando 183 punti ogni 100 km². Un dato che la posiziona come seconda città dopo Napoli (225 punti ogni 100 km²) e molto avanti rispetto a Roma (67 punti ogni 100 km²).
Nonostante questi dati indichino una crescita di questo segmento di mercato, è importante sottolineare che a livello nazionale circa il 18% delle infrastrutture già installate risulta inutilizzabile dagli utenti finali, o perché non è stato finora possibile realizzare il collegamento alla rete da parte dei distributori di energia, o per altre complessità burocratiche.
Inoltre, nonostante il nostro Paese abbia superato Francia, Germania e Regno Unito, nel rapporto tra punti di ricarica e veicoli elettrici circolanti e nel rapporto tra punti di ricarica e lunghezza complessiva della rete stradale, la penetrazione di mercato delle auto elettriche rimane ancora modesta, con una quota del 4,2% nel 2023 e una riduzione delle immatricolazioni di veicoli full-electric a gennaio 2024.
Per accompagnare quindi il settore verso una crescita costante ed omogenea, la corsa delle colonnine di ricarica deve essere affiancata da un’espansione del mercato delle auto elettriche, che vede l’Italia ancora troppo indietro rispetto agli altri major market europei.
Secondo Motus-E, l’annunciata revisione dell’Ecobonus, seppur con alcuni limiti strutturali che peseranno sull’efficacia della misura – a partire dal mancato allineamento del cap di prezzo per le auto elettriche incentivabili a quello delle vetture ibride plug-in, che taglierà fuori un gran numero di modelli limitando gli effetti positivi dell’incentivo – potrà iniziare a riavvicinarci ai Paesi con cui dobbiamo competere. E’ quindi indispensabile ora accelerare sul processo attuativo per evitare un sostanziale congelamento delle nuove immatricolazioni.