Istituire uno spazio per la condivisione dei dati sanitari dei pazienti con il resto dell’Europa e per prevenire disposizioni, norme e prassi comuni, creare infrastrutture e stabilire un quadro di governance per l’uso primario e secondario dei dati sanitari elettronici. Questo l’obiettivo dell’European Health Data Space appena approvato dai rappresentati del Consiglio UE, un sistema che renderà più facile lo scambio e l’accesso ai dati sanitari a livello europeo.

La crisi pandemica da Covid 19 che ha quasi messo in ginocchio i sistemi sanitari di tutto il mondo ha creato un precedente che ha messo in allarme le istituzioni europee. Uno degli obiettivi che l’EHDS si propone di conseguire è quello di garantire una regolamentazione coesa, attendibile ed efficiente per l’impiego dei dati sanitari a fini di ricerca e innovazione scientifica, anche in previsione di nuove crisi mondiali come quella appena superata. Al momento l’accesso transfrontaliero ai dati sanitari è molto complesso e a varia in base ai paesi membri dell’Unione Europea. Le nuove normative permetteranno, per esempio, a un turista spagnolo di ottenere una prescrizione in una farmacia tedesca o ai medici di accedere alle informazioni sanitarie di un paziente belga che si trova in cura in Italia.

Secondo Mónica García, Ministra della Salute spagnola e tra i promotori dell’European Health Data Space, grazie all’EHDS “le persone avranno un accesso più rapido e semplice ai dati sanitari elettronici, indipendentemente dal fatto che si trovino nel proprio Paese o in un altro Stato membro. Ciò andrà a vantaggio dei cittadini dell’UE, facilitando decisioni più informate e la fornitura di un’assistenza sanitaria più sicura a livello transfrontaliero. Inoltre, avranno un maggiore controllo sulle modalità di utilizzo dei dati“.

Verrà quindi potenziata la già esistente infrastruttura di HealthData@EU per facilitare lo scambio internazionale dei dati sanitari elettronici. I Paesi dell’Unione frattanto dovranno inoltre creare un’autorità per la salute digitale in grado di attuare le nuove disposizioni. Infatti attualmente il grado di digitalizzazione dei dati sanitari varia notevolmente tra gli Stati membri dell’UE, rendendo davvero complessa la condivisione delle informazioni attraverso i confini nazionali. La proposta di regolamento prevede che tutti i sistemi di cartelle cliniche elettroniche (EHR) siano conformi alle specifiche del formato europeo di scambio delle cartelle cliniche elettroniche, garantendo così l’interoperabilità a livello europeo. Queste soluzioni includono anche approcci basati sull‘intelligenza artificiale, che traggono le proprie capacità di analisi e predizione proprio dall’accesso a vasti insiemi di dati.

Annalisa Tardino, correlatrice della Commissione per le libertà civili al Parlamento Europeo ha così commentato “Lo Spazio europeo dei dati sanitari – European Health Data Space – contribuirà a fornire assistenza sanitaria all’avanguardia ai pazienti in tutta l’Unione europea. Abbiamo raggiunto un equilibrio tra lo scambio di dati sanitari per le cure e per la ricerca salvavita e la protezione della vita privata dei dati sensibili e personali“.

L’iniziativa è sostenuta dalla “Joint Action for the European Health Data Space” (TEHDAS – Towards the European Health Data Space), avviata nel 2021 con la partecipazione di 26 paesi europei. Questa iniziativa mira a promuovere lo sviluppo dell’EHDS coinvolgendo tutti gli attori interessati all’utilizzo e al riutilizzo dei dati sanitari.