Tra i tanti record che Milano registra, l’ultimo è forse il più incoraggiante in termini di qualità della vita ed è quello della longevità. Secondo i dati del Comune, infatti, nel capoluogo lombardo vivono ben 24.007 persone che hanno superato i novant’anni (con una larga maggioranza di donne, 17.362), mentre sono addirittura 283 coloro che hanno raggiunto il secolo di vita. Il cittadino più anziano ha 115 anni e vive nel Municipio I, altre due cittadine di sesso femminile hanno invece raggiunto le 110 primavere. L’Italia è già il Paese Ue con la popolazione più anziana e Milano vuole guidare questa sfida, perché nei prossimi decenni la nostra società avrà sempre più presenza di persone e di 80 e 100 anni” ha affermato il sindaco Giuseppe Sala commentando positivamente questi dati.

L’impegno di Milano nei confronti delle persone più anziane si è concretizzato recentemente in un summit dal titolo “Milan Longevity summit – Riscrivere il tempo, Scienza e miti nella corsa alla longevità”, un ciclo di incontri aperti a tutti che ha riunito i più grandi esperti mondiali sui temi dell’invecchiamento e della longevità. Il summit si propone di promuovere Milano come punto di riferimento nel panorama scientifico internazionale e di sviluppare il Milan Longevity Program, un documento in dieci punti. Quest’ultimo mira a fornire supporto ai legislatori, agli operatori del settore e al pubblico generale per migliorare lo stile di vita della popolazione e promuovere un invecchiamento sano, attivo ed efficiente.

Durante la presentazione svoltasi presso Palazzo Marino alla presenza del sindaco e dell’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé, è stato conferito il premio “Una grande vita” in onore di Rita Levi Montalcini, celebre Premio Nobel per la Medicina, che ha vissuto fino all’età di 103 anni. Il premio è stato attribuito a sei figure di spicco della scienza, dell’industria e della cultura milanese, le quali, con la loro visione e dedizione, dimostrano che l’età è soltanto un numero anagrafico. Tra di essi figurano Liliana Segre, senatrice a vita e testimone sopravvissuta della Shoah; Giuseppe Guzzetti, rinomato avvocato, politico e filantropo; Piero Bassetti, noto politico, imprenditore e presidente della Fondazione Giannino Bassetti; Natalia Aspesi, stimata giornalista e scrittrice; Silvio Garattini, esperto medico e libero docente in Chemioterapia e Farmacologia, nonché fondatore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri; infine, Carlo Sini, eminente professore emerito dell’Università di Milano, celebre per i suoi insegnamenti di Filosofia teoretica. In riconoscimento del loro contributo, è stata loro consegnata una pregiata edizione del saggio “Come invecchiare” di Bertrand Russell, curata da Armando Massarenti e edita da La grande illusion di Giuseppe Zapelloni.

Per Sala “Milano è, da sempre, il luogo dove si manifestano, spesso in anticipo, le nuove tendenze sociali e culturali. La nostra città, in tutte le sue componenti, ha una naturale vocazione a essere fucina e laboratorio di strategie e soluzioni innovative per interpretare e valorizzare i cambiamenti. Non è un segreto che la società stia invecchiando velocemente: le persone vivono sempre più a lungo e, per questo, occorre ripensare politiche sociali, luoghi dell’abitare, sistemi di relazioni e modelli di business. Con questa iniziativa che riunisce, proprio a Milano, tanti prestigiosi esperti e studiosi, la città si conferma punto di riferimento per tutta la comunità scientifica internazionale e il mondo della ricerca, rafforzando il proprio posizionamento sui temi della salute e del benessere delle cittadine e dei cittadini e rilanciando il concetto di un nuovo Made in Italy di successo, quello delle Scienze della Vita, di cui è la capitale naturale. Attraverso eventi aperti a tutte le cittadine e i cittadini analizzeremo, dal punto di vista scientifico, sociale ed economico, i temi dell’invecchiamento attivo e della longevità, le prospettive, le criticità e le tante opportunità che si celano dietro a questa rivoluzione“.