Dai rifiuti tessili a materie prime per una bioeconomia circolare: l'innovazione di BioFashionTech apre nuove strade nel settore della moda sostenibile
BioFashionTech è una startup biotecnologica che si è distinta come una delle vincitrici della StartCup Lombardia 2024, grazie al suo progetto rivoluzionario nel settore tessile e alla sua visione di bioeconomia circolare. Fondata per offrire una soluzione close-loop all’industria della moda, BioFashionTech mira a rendere il riciclaggio tessile non solo sostenibile, ma anche economicamente e ambientalmente efficiente. Il progetto, incubato da PoliHub – Innovation District Startup Accelerator, si concentra sulla trasformazione dei rifiuti tessili in materiali biobased attraverso un processo enzimatico brevettato.
L’innovazione chiave di BioFashionTech risiede nel suo processo enzimatico avanzato, che permette di riciclare rifiuti tessili misti, inclusi materiali colorati e contaminati, senza l’uso di sostanze chimiche aggressive. A differenza dei metodi tradizionali di riciclaggio, che spesso richiedono la separazione delle fibre, la tecnologia di BioFashionTech processa direttamente tessuti a fibre miste. Questo riduce significativamente la complessità e l’impatto ambientale del processo, abbattendo le emissioni di CO₂ e il consumo di acqua, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo.
“Siamo riusciti a creare una soluzione enzimatica capace di rivalorizzare rifiuti tessili complessi in materie prime secondarie, pronte per entrare in diverse catene di valore“, afferma Fabiola Polli, CEO di BioFashionTech. “Con il nostro approccio, intendiamo rispondere alla necessità dell’industria europea di gestire i rifiuti in modo sostenibile entro il 2025.”
BioFashionTech non si limita a riciclare i rifiuti tessili, ma li trasforma in risorse preziose come zuccheri fermentabili e plastiche biobased. Convalidata attraverso un progetto pilota con il comune di Rotterdam, la Circle Economy Foundation e altre realtà internazionali, la tecnologia ha dimostrato la sua applicabilità in contesti reali, come la produzione di bioplastiche e syngas.
Grazie a partnership accademiche con istituzioni rinomate, tra cui la TU Delft, l’Università di Groningen e il Politecnico di Milano, BioFashionTech ha accelerato l’innovazione del suo processo. BioFashionTech ha già ricevuto il sostegno di potenziali clienti attraverso dieci Lettere di Intento (LOI), evidenziando una crescente domanda per la sua soluzione. Il passo successivo per la startup è trovare partner industriali e investitori per ampliare ulteriormente le sue capacità e sviluppare un prototipo su scala maggiore. “Il nostro obiettivo è collaborare con realtà che condividano la nostra visione e vogliano contribuire a creare un’economia circolare su larga scala,” afferma Polli.
Con il premio della StartCup Lombardia 2024, BioFashionTech si posiziona come uno dei leader emergenti nel campo della sostenibilità tessile. La startup a giocare un ruolo cruciale nella transizione europea verso una bioeconomia, offrendo una soluzione scalabile e concreta per la gestione dei rifiuti tessili e per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità del settore.