Il progetto Musa punta a raggiungere velocità di trasmissione di gigabit al secondo e creare una rete di comunicazione satellitare all'avanguardia
Cuttinge-edge technologies for space-based optical communications è un progetto di ricerca che mira a sviluppare e integrare tecnologie innovative e di punta per realizzare trasmissione dati ad altissima velocità, soprattutto in applicazione alle comunicazioni ottiche tra satelliti.
Spiega Mirko Siano, ricercatore del dipartimento di Fisica di Unimi e tra gli autori del progetti, “la nostra tecnologia si basa sull’utilizzo di particolari fasci laser che hanno la caratteristica di poter essere sovrapposti tra di loro, senza mescolare l’informazione che è codificata in ognuno di essi. Questo permette di realizzare più canali di comunicazione paralleli e indipendenti, in modo da aumentare il più possibile la quantità di informazione che può essere trasferita all’interno del singolo nodo in queste reti di comunicazioni satellitari”. Un progetto ambizioso che finora è riuscito a effettuare comunicazioni ottiche in ambiente outdoor su distanze di circa 60 metri, ma che mira nel suo sviluppo a coprire distanze certamente maggiori.
“Tramite Musa e i progetti che adesso abbiamo in opera – continua Siano – ci proponiamo di aumentare le velocità di trasmissioni fino al regime delle dei gigabit per secondo e poi tramite partnership con aziende di eccellenza dell’hinterland milanese ci proponiamo anche di effettuare delle vere e proprie prove su campo o in volo per riuscire poi ad arrivare a effettuare trasmissioni veramente tra satelliti in orbita”.
Un progetto che guarda ancora al futuro insomma e che si presta molto anche a progetti di tipo imprenditoriale. Spiega ancora Siano che” abbiamo dato il via a una startup SatEnlight che è in fase di POC, attualmente finanziata da Cassa Depositi e Prestiti. Oltre Musa servirà sicuramente un periodo di incubazione pesante siamo alla ricerca di potenziali partner industriali ed investitori per poter poi dare il via ad un secondo round di investimenti, ovviamente più consistente rispetto a quello che abbiamo avuto adesso per riuscire ad aumentare il TRL della tecnologia e realizzare effettivamente lo scopo che ci proponiamo” conclude.