Il Direttore Generale Sviluppo Economico della Regione Lombardia racconta la strategia regionale per creare poli territoriali dove università, imprese e ricerca collaborano allo sviluppo sostenibile e tecnologico.

A margine dell’evento “Ricerca e Sviluppo per la città del futuro”, promosso da MUSA in collaborazione con Assolombarda e A2A, il Direttore Generale Sviluppo Economico della Regione Lombardia, Armando De Crinito, ha illustrato le nuove strategie regionali per potenziare l’ecosistema dell’innovazione. Due giornate di incontri nella sede di Assolombarda hanno riunito mondo accademico, istituzioni e imprese attorno a un obiettivo comune: progettare città più sostenibili, tecnologiche e inclusive attraverso la sinergia tra competenze diverse.

Abbiamo avviato una collaborazione con MUSA già da tempo”, spiega De Crinito. “Con loro lavoriamo su diversi fronti, tra cui diverse startup, e abbiamo già implementato molte delle nostre misure a sostegno delle startup. Oggi ci stiamo concentrando su una nuova fase strategica, con l’obiettivo di individuare aree specifiche sul territorio lombardo da trasformare in veri e propri poli di innovazione.”

Le cosiddette “zone di innovazione e sviluppo nascono con l’idea di raccogliere le eccellenze locali attorno a settori chiave per ciascuna provincia, coinvolgendo università, centri di ricerca e imprese. Vogliamo che ogni area esprima il potenziale del proprio territorio, valorizzando ciò che già esiste e creando condizioni favorevoli per la crescita – prosegue De Crinito –. Ma tutto questo deve essere condiviso con gli enti locali: dobbiamo lavorare insieme per individuare le vocazioni naturali di ogni territorio e costruire su quelle.”

L’impatto atteso non è solo economico, ma anche sociale e ambientale. “Concentrare risorse in settori strategici è fondamentale per rafforzare l’eccellenza lombarda. Non parliamo solo di occupazione, ma anche di sostenibilità e inclusione sociale. Questo approccio può rendere i territori più forti e attrattivi”.

In effetti, la Lombardia continua a registrare una forte domanda da parte di imprese interessate a insediarsi nella regione. “Per attrarre aziende – conclude – non basta offrire infrastrutture, ma bisogna anche mettere in luce i vantaggi competitivi: la presenza di università d’eccellenza, l’alta formazione dei ricercatori, la rete di imprese che facilita le collaborazioni e lo sviluppo di nuovi prodotti e processi. È questa la visione che stiamo costruendo insieme a MUSA”.