Dalla vittoria della Menzione Speciale Imprenditoria Femminile all’Expo di Osaka 2025: Glutensens punta a rivoluzionare la sicurezza alimentare con un test rapido e portatile per il glutine

A un anno dal premio alla StarCup Lombardia, Glutensens, la startup innovativa nel settore della sicurezza alimentare fondata dalla professoressa associata dell’Università degli Studi di Milano Chiara Di Lorenzo, non si è fermata dopo la Menzione Speciale Imprenditoria Femminile alla Start Cup Lombardia 2024. L’obiettivo ora è portare sul mercato un dispositivo elettrochimico in grado di rilevare in tempo reale la presenza di glutine negli alimenti. Uno strumento pensato per migliorare concretamente la vita delle persone celiache o con sensibilità al glutine.

Abbiamo chiesto alla professoressa Di Lorenzo di raccontarci come sta evolvendo Glutensens e quali sono i traguardi all’orizzonte. “Ci siamo costituiti come società ad ottobre 2024 – spiega Di Lorenzo – e abbiamo raccolto un milione di euro da investitori, che ci hanno permesso di sostenere i costi iniziali, soprattutto quelli legati al marketing e all’organizzazione interna della startup, grazie anche al lavoro del nostro amministratore delegato Andrea Zanella”. Il cuore del lavoro si è concentrato sul perfezionamento tecnologico. “Abbiamo lavorato per risolvere criticità, rafforzare il team e cercare nuove figure professionali. Ora siamo alla ricerca di un project manager e a settembre contiamo di avere un prototipo pronto per i primi test”.

Ora Glutensens punta alla commercializzazione nel 2026. Intanto, la startup ha già mosso i primi passi nel mondo della proprietà intellettuale, con un brevetto esteso anche a livello europeo, e punta con decisione anche al mercato statunitense e asiatico. “Saremo presenti all’Expo 2025 di Osaka nel mese di ottobre – racconta la fondatrice – per presentarci al mercato asiatico e costruire nuove connessioni”.

Se oggi Glutensens può guardare con ambizione a orizzonti globali, una parte del merito va anche alla Start Cup Lombardia, che ha rappresentato il primo vero trampolino di lancio. “È stata un’esperienza utilissima – sottolinea Di Lorenzo – non solo per la visibilità che ci ha dato, ma anche per l’opportunità di entrare in contatto con altri innovatori e potenziali investitori. Anche Invitalia ci ha notati e ci ha voluti come testimonial a ‘We Make Future, la fiera internazionale sull’innovazione digitale, AI e tech a Bologna. Un’occasione che ci ha aperto ancora più strade”.

C’è un altro fronte che sta dando risultati importanti: la relazione con i pazienti, vera linfa per ogni innovazione a vocazione sociale. “Abbiamo avviato un dialogo con l’Associazione Italiana Celiachia (AIC) e questo ci ha permesso di farci conoscere direttamente dalle persone interessate al dispositivo: celiaci, famiglie, ristoratori, farmacisti. Anche i social ci stanno aiutando in questa fase di ascolto e relazione. Tanti ci hanno scritto per raccontarci le difficoltà quotidiane, i limiti nella scelta dei ristoranti o nella sicurezza degli alimenti. Il nostro obiettivo è offrire uno strumento pratico, affidabile e veloce per restituire libertà” ha concluso Di Lorenzo.