Il nostro Paese ha superato i 400.000 punti di ricarica privati e i 45.000 a uso pubblico. La Lombardia spicca tra le regioni con maggiori punti di ricarica pubblici (7.657). Il monitoraggio di Motus-E.
Continua a crescere a ritmo sostenuto il comparto delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici in Italia.
A segnalarlo è il monitoraggio trimestrale delle infrastrutture di Motus-E, associazione del settore della mobilità elettrica, che prende in esame anche i dati sul settore domestico.
In questo segmento di mercato il numero di dispositivi installati è aumentato di ben 8 volte in soli due anni, grazie anche alle incentivazioni connesse alla riqualificazione energetica degli edifici.
Nel complesso, i punti di ricarica per auto elettriche presenti nelle case degli italiani hanno superato quota 400.000, con 304.000 installazioni collegate ai bonus edilizi (dati Enea). Un numero importante, che indica un interesse maggiore dei cittadini verso l’elettrificazione della mobilità.
Le strutture pubbliche per la ricarica dei veicoli elettrici
Quanto alle infrastrutture di ricarica a uso pubblico, il secondo trimestre dell’anno conferma una vigorosa crescita delle installazioni, con 4.037 nuovi punti di ricarica messi a terra tra aprile e giugno, che portano il totale sul territorio a quota 45.210. Nel primo semestre del 2023 sono stati installati 8.438 nuovi punti di ricarica a uso pubblico, contro i 4.680 dello stesso periodo del 2022 (+80%).
Un progresso – segnala Motus-E – destinato a rafforzarsi ancor di più grazie alle infrastrutture che verranno installate attraverso il Pnrr, anticipando il raggiungimento degli obiettivi di penetrazione e presenza capillare della rete di ricarica ad alta potenza.
I vantaggi per l’economia nazionale
Queste risorse ricadranno in gran parte sull’economia nazionale: più del 70% delle wallbox vendute in Italia sono infatti prodotte nella Penisola e oltre il 50% del costo chiavi in mano è appannaggio dell’installazione, svolta da aziende e professionisti locali.
La distribuzione territoriale
Il Mezzogiorno continua a recuperare terreno. Sud e Isole contano infatti il 23% del totale dei punti di ricarica italiani, scavalcando il Centro (21%) e rosicchiando un altro punto percentuale sul Nord Italia (56%).
Tra le Regioni continua a primeggiare la Lombardia (7.657 punti di ricarica), davanti a Piemonte (4.514), Veneto (4.420), Lazio (4.351) ed Emilia-Romagna (3.966). A crescere più di tutti è anche questo trimestre la Campania (+54% di punti installati rispetto al primo trimestre dell’anno), che ha fatto meglio di Lombardia (+15%), Liguria (+11%), Lazio (+8%) e Sicilia (+7%).
Comincia a espandersi in modo vistoso anche la rete di ricarica sulle autostrade, dove si registra al 30 giugno la presenza di 657 punti di ricarica (+422 rispetto a un anno fa) distribuiti in 121 aree di servizio sulle 476 totali. Oltre il 77% dei punti di ricarica in autostrada hanno una potenza superiore a 43 kW e il 58% supera i 150 kW.
I fondi Pnrr
Per le infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici, lo ricordiamo, il Pnrr ha stanziato 713 milioni di euro. Si attendono ora i decreti attuativi e si stanno intensificando le interlocuzioni tra istituzioni e industria per sbloccare la situazione.