L’Italia è il primo Paese a cui il programma Global Connections dedica una giornata: una collaborazione tra l’Ambasciata Italiana a Berlino e MUSA, l’ecosistema dell’innovazione milanese

Per la prima volta, sabato 8 novembre, l’Italia è stata protagonista di una giornata interamente dedicata all’interno del programma “Global Connections” del Falling Walls Science Summit, parte integrante della Berlin Science Week, in corso nella capitale tedesca fino a oggi, 10 novembre.

Questo riconoscimento, che segna un traguardo significativo per la ricerca e l’innovazione italiane, è stato possibile grazie alla collaborazione tra l’Ambasciata d’Italia a Berlino e MUSA – Multilayered Urban Sustainability Action, l’ecosistema che riunisce le quattro università milanesi (Statale, Bicocca, Politecnico e Bocconi) insieme a imprese e istituzioni, con l’obiettivo di sviluppare soluzioni per città più sostenibili e inclusive.

Ad aprire l’evento, lo scorso 8 novembre, l’Ambasciatore Fabrizio Bucci, che ha evidenziato: “Quest’anno l’Italia ha l’onore di essere il primo Paese ad avere una giornata dedicata all’interno del programma Global Connections. Siamo orgogliosi di questo riconoscimento, che riflette sia la nostra eccellenza nella ricerca sia il nostro impegno verso una visione della scienza aperta, collaborativa e responsabile, una scienza al servizio della società.”

“L’ecosistema MUSA riunisce le quattro università di Milano – Bicocca, Statale, Politecnico e Bocconi – insieme a partner dell’industria, dei media e delle istituzioni locali. Insieme, stanno sviluppando nuovi modelli per le città di domani: città più verdi, più resilienti e, in definitiva, più umane. Le sfide sono chiare: cambiamenti climatici, gestione delle risorse, inclusione sociale e benessere urbano”.

“Ma per affrontarle – prosegue l’Ambasciatore – l’innovazione da sola non basta. Abbiamo bisogno di una visione politica, di una volontà collettiva e di una cooperazione internazionale. I governi e le istituzioni hanno la responsabilità fondamentale di guidare e accelerare la transizione verso modelli urbani sostenibili, promuovendo la rigenerazione, la mobilità sostenibile, l’efficienza energetica e la partecipazione dei cittadini. In questo contesto, le ‘idee fuori dagli schemi’ e il pensiero innovativo rimangono fattori cruciali per sviluppare nuovi modelli di partnership e soluzioni sostenibili”.

“Insieme possiamo garantire che l’innovazione non solo faccia progredire la tecnologia, ma ampli anche gli orizzonti di ciò che può essere una società buona e giusta”, ha concluso l’Ambasciatore.

In questa prospettiva si inserisce anche il messaggio della presidente MUSA Giovanna Iannantuoni:

“Non dobbiamo più immaginare le città sostenibili di domani, dobbiamo cominciare a costruirle oggi. MUSA è nato per dimostrare che la ricerca può già generare un cambiamento reale, quando si apre al dialogo e alla collaborazione. È il momento di abbattere le barriere tra università e impresa, tra discipline e tra istituzioni, perché l’innovazione nasce quando la conoscenza circola liberamente”.

Ricerca e prototipi per un futuro sostenibile

L’8 novembre, al Falling Walls Science Summit, MUSA ha presentato una selezione di progetti che rappresentano la frontiera della ricerca applicata alla sostenibilità urbana: dalle soluzioni portatili per il monitoraggio della qualità dell’aria e le piattaforme digitali per la pianificazione consapevole delle città, fino ai nuovi materiali bio-based per la cosmetica circolare e ai modelli sperimentali di mobilità inclusiva e a basso impatto.

Queste iniziative raccontano una ricerca italiana capace di tradursi in soluzioni concrete, che migliorano la qualità della vita e rafforzano il dialogo tra scienza e società.

I risultati complessivi e le prospettive future dell’ecosistema saranno condivisi con la comunità scientifica e con il pubblico il 3 e 4 dicembre a Milano, in occasione dell’evento dedicato all’impatto e alla visione di MUSA per il futuro dell’innovazione urbana.