Dal turismo alla cultura all’edilizia: gli sviluppatori tra le figure tech più ricercate; entro il 2027 con il Pnrr oltre 2 milioni dovranno avere competenze digitali

Il Pnrr “accelera” le richieste di digital skills: entro il 2027 coinvolgeranno circa 2 milioni di occupati 

Sviluppatori, data analyst, esperti in ambito tecnologico e digitale. In una sola parola i professionisti del tech, pionieri della rivoluzione green che in quattro anni dovranno superare i due milioni. Se c’è una richiesta di competenze che sarà accelerata proprio dal Pnrr, questa riguarda i processi di transizione verde e digitale: tra il 2023 e il 2027 saranno richieste competenze green a circa 2,4 milioni di lavoratori (il 65% del fabbisogno del quinquennio) e competenze digitali a poco più di 2 milioni di occupati (il 56% del totale).

I numeri sono dell’Osservatorio Tech talent outlook di Epicode, un occhio attento sul mondo del lavoro in ambito tecnologico che approfondisce tutte le opportunità professionali in Italia attraverso l’analisi di un campione composto da oltre 500 aziende che operano nel nostro Paese.   

Gli sviluppatori i più ricercati tra costruzioni, turismo e cultura

Dallo studio emerge che le figure più ricercate sono sicuramente gli sviluppatori: oltre 7 aziende su 10 cercano Front-End Developer (76%), Back-End Developer (74%) e Full-Stack Developer (73%). Molto richiesti in questo momento anche i Data Analyst, ricercati dal 33% delle aziende intervistate, mentre gli esperti di Cyber Security sono nel mirino del 21% delle realtà appartenenti al campione. Sono quattro le filiere che appaiono maggiormente trainate dai fondi europei del Pnrr e che daranno lavoro a queste figure grazie al piano: le costruzioni e le infrastrutture che dovrebbero assorbire il 21% del flusso di occupati complessivi, il turismo e il commercio che ne assorbiranno il 18% e i servizi avanzati, il 16%, la formazione e la cultura il 13%.   

Più opportunità in Lombardia e Veneto e nel settore della consulenza IT

A livello geografico, le regioni italiane che offrono più opportunità in questo ambito sono la Lombardia, da cui proviene il 19% delle richieste, e il Veneto(12%). 

Emilia-Romagna, Campania e Lazio occupano invece la terza posizione con il 9% delle richieste a testa.

Seguono Friuli-Venezia Giulia e Toscana, che registrano il 7% delle ricerche. Interessante notare, inoltre, che un ulteriore 7% delle richieste proviene da aziende che non operano in Italia, ma che sono molto interessate ai nostri esperti di tecnologia.  Una tendenza trainata dalle nuove opportunità offerte dal lavoro in smartworking che potrebbe però creare maggior concorrenza con l’estero.   

Va da sé che la maggior parte delle aziende che cercano figure tech operano nei settori della consulenza IT (35%) e del Computer Software (26%), ma sono molto attive anche le aziende del settore Marketing & Comunicazione, dalle quali proviene il 15% delle richieste. In ogni caso le figure tecnologiche sono sotto i riflettori anche di aziende che operano nei settori Banking & Financial Services (5%).