Rigenerazione urbana: la casa del futuro sarà eco-friendly, tra risparmio energetico e politiche abitative

 

La rigenerazione urbana è un processo che punta a rinnovare gli spazi urbani migliorando la qualità della vita delle persone che abitano le città. Un processo che ruota attorno alla riqualificazione di edifici e quartieri degradati per creare nuovi spazi pubblici e implementare infrastrutture sostenibili.  

Ma come sarà la casa del futuro? Con un’impronta green, dotata di impianti fotovoltaici o altre fonti di energia rinnovabile per la produzione di energia elettrica. In questo modo si potrà ridurre la dipendenza dalle fonti di energia fossile e combattere le emissioni di gas serra. Sarà eco-friendly anche nei materiali di costruzione, ecologici, come l’uso di legno proveniente da foreste gestite in modo sostenibile o materiali riciclati. Inoltre, si presterà attenzione al ciclo di vita dei materiali stessi, dalla produzione allo smaltimento. 

Si punterà sull’efficientamento energetico: abitazioni green con accortezze come l’isolamento termico delle pareti, l’utilizzo di infissi ad alta efficienza energetica e l’adozione di sistemi di riscaldamento e raffrescamento a basso consumo. E ancora, tecnologie smart per ottimizzare l’uso dell’energia all’interno della casa. Grande attenzione anche alla raccolta e all’utilizzo delle acque piovane, che potranno essere impiegate per l’irrigazione del giardino, per l’uso nei servizi igienici o per altre necessità non potabili. Creazione di giardini urbani e spazi verdi nella lista della casa del futuro, progettata per includere boschi verticali, tetti verdi e spazi dedicati alla coltivazione di orti cittadini. Una serie di elementi che puntano nella direzione di favorire la biodiversità, ridurre l’inquinamento atmosferico e promuovere uno stile di vita più sano. 

Nella vision delle abitazioni sostenibili di domani non può mancare un altro elemento: la mobilità sostenibile. Le case del futuro saranno collocate all’interno di comunità sensibili a questo tema, con infrastrutture per il trasporto pubblico, piste ciclabili e accesso facilitato a servizi di car sharing o bike sharing. Inoltre, verranno progettate con soluzioni di parcheggio per veicoli elettrici e sistemi di ricarica. Il tutto in un contesto di comunità sostenibili che favoriranno lo scambio di risorse, la condivisione di spazi e l’adozione di pratiche collaborative, per arrivare a un modello che permetta di vivere in armonia con l’ambiente, riducendo l’impatto negativo delle nostre azioni e promuovendo uno sviluppo sostenibile. 

Strettamente correlate alla rigenerazione urbana, le politiche abitative, per promuovere uno sviluppo urbano sostenibile, equo e inclusivo. Politiche che possono comprendere la promozione di edilizia sociale, l’adozione di strategie di controllo dei prezzi degli affitti, la creazione di fondi per l’accesso al credito e la promozione dell’accesso alla proprietà o al noleggio. Insomma, rigenerazione urbana e politiche abitative sono strettamente interconnesse: mentre la prima può risolvere i problemi di degrado e abbandono dei quartieri, creando spazi abitativi di qualità che rispondano alle diverse esigenze della popolazione, le politiche abitative possono favorire la rigenerazione urbana, garantendo l’accesso a una casa adeguata anche per le fasce più deboli della popolazione.