L’Hub dell’Innovazione e la Regione Lombardia ospitano il Premio Nazionale per l’Innovazione, a Milano il 30 novembre e il 1 dicembre
La rivoluzione delle idee del Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI) continua. Saranno MUSA e la Regione Lombardia quest’anno, il 30 novembre e il 1 dicembre, a ospitare e organizzare a Milano la XXI edizione della competizione nazionale che coinvolge i vincitori delle challenge regionali tra start-up. (nella foto i vincitori dell’edizione 2022, credits: la Repubblica). Un successo che si rinnova di anno in anno, grazie all’impegno di PNICube, Associazione italiana delle Università, Incubatori accademici e Start Cup regionali fondata nel 2003 con la missione di perseguire la valorizzazione imprenditoriale della ricerca attraverso un percorso generativo di imprenditorialità innovativa di ampio respiro, locale e nazionale, che ha come protagonisti ricercatori e studenti universitari. I settori di innovazione, stabiliti nel Regolamento PNI, riguardano quattro categorie di premiazione “Cleantech & Energy”, “Life Sciences-MED Tech”, “ICT”, “Industrial.
Archygram è l’ultima storia di questo progetto virtuoso: vincitrice della XX edizione nel 2022, l’azienda di StartCup Lombardia ha creato una web app basata su AI che rende automatico il rilievo e la classificazione architettonica usando le immagini di uno smartphone. La mission? rivoluzionare il lavoro di ingegneri, architetti e geometri grazie al software basato su intelligenza artificiale che permette di automatizzare il processo più oneroso di un progetto: quello del rilievo e della classificazione architettonica. Semplicemente scattando le foto dell’edificio con un telefono, e caricandole sulla piattaforma, in poche ore si ottiene come output il disegno dell’edificio contenente le misure e le informazioni necessarie al progettista.
E ancora, tra le realtà innovative premiate nell’ultima edizione, BiStems (StartCup Liguria), startup che ha sviluppato una tecnologia di gassificazione ad ossigeno-vapore adatta alla produzione di biocarburanti avanzati alla piccola scala, vincitrice del premio Industrial, AraBat (StartCup Puglia), incoronata da Iren Cleantech & Energy, per l’idea di riciclo di batterie al litio esauste, recuperandone i metalli preziosi, attraverso le bucce delle arance. Infine Iriant (StartCup Campania), piccola molecola di nuova generazione campione nella categoria Life sciences-MedTech, capace di contrastare gli effetti della Retinopatia Diabetica svuluppata dalla startup IRIDEA. Progetti virtuosi vincitori del premio di 25mila euro, che raccontano la cultura d’impresa diffusa dall’iniziativa che accorcia le distanze tra ricerca e mercato.
Al PNI concorrono i migliori progetti d’impresa hi-tech vincitori delle 15 competizioni regionali (StartCup) che coinvolgono 53 atenei, incubatori ed enti di ricerca in 16 regioni d’Italia, a cui nel 2022 hanno preso parte oltre 3.000 neo-imprenditori con quasi 1.000 idee di impresa e oltre 400 business plan. I vincitori sono stati selezionati tra le 65 startup finaliste da una Giuria composta da esponenti del mondo imprenditoriale, della ricerca e del venture capital, sulla base di criteri come valore del contenuto tecnologico o di conoscenza, realizzabilità tecnica e potenzialità di sviluppo, adeguatezza delle competenze del team, attrattività per il mercato. Negli anni il PNI ha selezionato e accompagnato al mercato 964 startup, circa 50 l’anno, mettendo in rete i network locali, enti pubblici, investitori, imprese dei territori e le Università aderenti al circuito.
Unica nel suo genere in Italia e Europa, la rete PNICube conta oggi 53 associati tra Università, Incubatori accademici e altri enti di promozione dell’innovazione e dell’imprenditorialità, coinvolgendo 17 Regioni italiane attraverso 16 Start Cup regionali, ed è diretta a promuovere la creazione e lo sviluppo di imprese ad alto contenuto di conoscenza ed elevato impatto sociale per il progresso sostenibile.
L’OCSE ha riconosciuto PNICube come best practice per lo sviluppo delle regioni e dell’Italia, proprio per la sua capacità di mettere in rete network locali che vedono la collaborazione di università, imprese, investitori e pubbliche amministrazioni (Report 2019, Supporting Entrepreneurship and Innovation in Higher Education in Italy).
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