Il Secondo Report annuale di O-Fire, l’Osservatorio sulla finanza sostenibile promosso da Università di Milano-Bicocca, Banca Generali e Aifi, fa il punto sugli investimenti “green” a livello internazionale ed europeo
Nell’ultimo anno, per la prima volta, il flusso globale dei fondi sostenibili ha subito una contrazione, con un deflusso netto di 2,5 miliardi di dollari. Questo calo segnala un momento di riflessione nel contesto di un’economia mondiale alle prese con sfide complesse, che vanno dai timori di una recessione imminente all’aumento dell’inflazione e dei tassi d’interesse.
Nonostante il panorama globale incerto, l’Europa riesce a mantenere flussi netti positivi di investimenti sostenibili, con un ingresso di 3,3 miliardi di dollari dello scorso anno, seppur in calo rispetto al trimestre precedente.
Questi dati emergono dal Secondo Rapporto Annuale dell’Osservatorio sulla Finanza d’Impatto e sue Ricadute Economiche (O-Fire), un’iniziativa lanciata dall’Università di Milano-Bicocca in collaborazione con Banca Generali Spa e l’Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt.
Il report evidenzia un’Europa che si muove verso un rafforzamento del quadro normativo in materia di sostenibilità. Con l’introduzione dell’Atto delegato per l’Ambiente e la Direttiva sulla rendicontazione di sostenibilità delle imprese (CSRD), l’Unione Europea punta infatti verso una maggiore trasparenza e responsabilità sociale d’impresa, obbligando quasi 50.000 aziende ad aderire agli European Sustainability Reporting Standards.
Il rapporto sottolinea inoltre l’importanza vitale degli investimenti in fonti di energia rinnovabile per la transizione energetica e il raggiungimento degli obiettivi di finanza sostenibile. Si affrontano però sfide significative, come l’impatto del cambiamento climatico sulla produzione energetica, che potrebbero influenzare gli equilibri globali di domanda e offerta.
L‘adattamento ai cambiamenti climatici emerge tra le pagine del report come una necessità pressante, richiedendo un impegno finanziario considerevole. La destinazione di risorse a interventi specifici, quali la prevenzione delle catastrofi naturali e la sicurezza alimentare, è fondamentale per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
“I risultati emersi dal rapporto sottolineano le sfide e le opportunità che ci attendono sulla strada verso una transizione ecologica più giusta ed equa- ha commentato Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’Università di Milano-Bicocca e presidente di Musa -. È significativo osservare come, nonostante le turbolenze economiche e geopolitiche, ‘Europa continui a dimostrare una resilienza unica nel mantenere flussi netti positivi di investimenti sostenibili. Questo è un chiaro indicatore dell’impegno del continente verso obiettivi di sostenibilità a lungo termine, anche in tempi incerti. Tuttavia, la riduzione globale dei flussi di fondi sostenibili ci ricorda che il cammino verso la sostenibilità è disseminato di sfide che richiedono attenzione, innovazione e cooperazione internazionale. Questo rapporto non solo
mette in evidenza i progressi compiuti ma anche le aree in cui dobbiamo concentrare maggiormente i nostri sforzi. È attraverso questa consapevolezza e comprensione che possiamo mobilitare azioni concrete per affrontare le sfide più urgenti del nostro tempo, per un impegno collettivo verso una finanza che sia veramente sostenibile, inclusiva e capace di affrontare le sfide del nostro secolo”.