Gli strumenti giuridici per una rigenerazione urbana più inclusiva
Importante seminario sulle prospettive legali e sociali degli interventi urbani
Un seminario considerato da docenti e ricercatori un “passo importante nell’avanzamento della ricerca sugli strumenti giuridici che possono favorire progetti di rigenerazione urbana più inclusivi dal punto di vista sociale e impegnati nel coinvolgimento e nella partecipazione della comunità”. Il contesto è stato quello di “Urban regeneration from a social and legal perspective”, che si è tenuto lo scorso 27 ottobre presso il Dipartimento di Diritto Pubblico Italiano e Sovranazionale di Milano.
A distanza di oltre due mesi dall’evento, docenti e ricercatori impegnati nel progetto MUSA (spoke 1) fanno il punto sull’importanza che ha avuto il dibattito. L’analisi offerta dai relatori ha fornito nuovi spunti e potenziali percorsi di ricerca su come misurare scientificamente la qualità dell’intervento urbano e l’impatto sulla vita della comunità coinvolta. Gli strumenti e i dati presentati durante il seminario sono infatti ora studiati e approfonditi per valutarne l’applicazione nel contesto MUSA.
Un evento che ha incoraggiato il dialogo e lo scambio di punti di vista e risultati di ricerca tra tutti i partecipanti. Le differenze nel background dei relatori invitati a presentare le loro ricerche sull’argomento hanno fornito spunti significativi.
I progetti di rigenerazione urbana possono rispondere alle sfide poste dal rapido sviluppo delle città e rappresentare anche un’opportunità per dare forma a un modello di città in cui gli investimenti pubblici e la regolamentazione producono risultati equi piuttosto che sostenere chi è già benestante. Tuttavia, fanno notare gli esperti, questi interventi possono anche portare a molte conseguenze indesiderate, tra cui la gentrificazione (ossia la riqualificazione e rinnovamento di zone o quartieri cittadini, con conseguente aumento del prezzo degli affitti e degli immobili e migrazione degli abitanti originari verso altre zone urbane).
Tra gli effetti indesiderati anche la perdita di capitale sociale, la mancanza di inclusività e, più in generale, azioni che svantaggiano coloro che hanno già meno o che sono esclusi dai diritti di cui godono altri che non sono più meritevoli. Alla luce di queste considerazioni, nel contesto di MUSA – un progetto che “mira a creare un modello di riferimento per le politiche di rigenerazione urbana e le azioni di sostenibilità a livello nazionale ed europeo” sono intervenuti Paola Chirulli (La Sapienza) e Giampaolo Nuvolati (Milano Bicocca) per discutere della possibilità di raggiungere la giustizia sociale attraverso la pianificazione e gli interventi urbani.
I due docenti hanno anche discusso del ruolo degli attori pubblici e privati e delle organizzazioni non profit, e di come promuovere il coinvolgimento e la partecipazione della comunità.
Il seminario è stato organizzato dalla dottoranda del dottorato intersettoriale per l’innovazione di UniMi, Eleonora Gregori Ferri (prof.ssa Valaguzza supervisor), in collaborazione con il LEES, il dottorato UniMi in Law, Ethics and Economics for Sustainable Development. Dottorande co-organizzatrici e parte di LESS, Evelina Marazza e Grazia Greco. I partecipanti hanno chiesto di replicare il seminario invitando relatori di altre branche scientifiche per migliorare l’esplorazione multidisciplinare dell’argomento.