Vittorio Biondi, Direttore Generale di MUSA, riflette sui traguardi raggiunti a margine del Quarto General Meeting
Il Quarto General Meeting di MUSA, tenutosi presso l’Università degli Studi di Milano lo scorso 9 dicembre, ha rappresentato un momento cruciale per l’evoluzione dell’Ecosistema, segnando l’inizio di una fase decisiva nel Progetto. Vittorio Biondi, Direttore Generale e Program Manager di MUSA, ha condiviso i principali risultati e le prospettive future di questo ambizioso progetto che mira a generare impatti tangibili su economia, società e territorio.
L’ultimo Meeting è stata una importante occasione nello sviluppo dell’Ecosistema di MUSA.
Certamente. Questo Meeting si colloca all’inizio del terzo anno del progetto, dopo la proroga appena concessa dal Ministero dell’Università e della Ricerca, che ci consentirà di proseguire le attività fino alla fine del 2025. L’evento ha rappresentato la tappa conclusiva del ciclo iniziato nel marzo del 2023 in Bicocca e proseguito al Politecnico e in Bocconi e ha segnato alcuni importanti traguardi.
Innanzitutto, è stata un’occasione per fare il punto sullo stato di avanzamento delle attività grazie a diciotto giovani ricercatrici e ricercatori che hanno presentato i loro progetti sviluppati nei principali ambiti interessati dal Progetto: transizione energetica, mobilità sostenibile, rigenerazione urbana, economia circolare, digitalizzazione e welfare. Un altro aspetto rilevante è stato il coinvolgimento in qualità di discussant di sei rappresentanti del Terzo Settore, persone esterne a MUSA e altamente competenti nei rispettivi ambiti, che rappresentano il quarto fondamentale pilastro dell’Ecosistema accanto a università, istituzioni e imprese. Grazie al loro contributo, abbiamo potuto raccogliere nuove valutazioni, generalmente molto positive, e identificare ulteriori partner con cui intendiamo continuare a collaborare, convinti che il loro apporto sia fondamentale per il nostro percorso.
Il Meeting è stato anche un momento per iniziare a riflettere sul futuro di MUSA.
In analogia con quanto stanno facendo tutti i soggetti attuatori dei progetti finanziati nell’ambito del PNRR, abbiamo avviato un ragionamento sulle prospettive future di MUSA, coinvolgendo i partner attuali e quelli che hanno dimostrato interesse nei nostri confronti. Questo non è un tema nuovo, ma il Quarto Meeting ha ufficialmente dato il via a una fase di riflessione più strutturata. Una volta concluso il finanziamento straordinario, infatti, l’Ecosistema dovrà essere in grado di funzionare autonomamente, capitalizzando nel migliore dei modi quanto costruito nei primi anni.
Il Quarto General Meeting è stato anche un momento per valutare lo stato di avanzamento dell’Ecosistema. Possiamo dirci soddisfatti?
Credo che possiamo dirci decisamente soddisfatti di quanto fatto fino ad oggi e guardare con fiducia al futuro del nostro Ecosistema. Lo stato di avanzamento delle attività è positivo, sia in termini di utilizzo delle risorse sia nei risultati scientifici, come ha confermato anche l’intervento del prof. Gabriele Lobaccaro, uno dei tre revisori scientifici del Progetto. Non dimentichiamo che non stiamo finanziando programmi di ricerca di base, ma programmi di ricerca applicata e attività sperimentali, con l’obiettivo di generare impatti concreti sull’economia, sulla società e sul territorio in tempi relativamente brevi. I dati e i riscontri che abbiamo raccolto finora sono incoraggianti e i feedback da parte di partner esterni – istituzioni del territorio e imprese, ma anche interlocutori a livello internazionale – confermano la robustezza del Progetto e la bontà del lavoro svolto finora.