Le energie rinnovabili protagoniste della transizione green
Agrivoltaico e biometano come nuove frontiere delle Clean-tech sfilano a Fieragricola
Dall’agrivoltaico al biometano, le energie rinnovabili giocano sempre di più un ruolo da protagoniste sulla scena della transizione green. La nuova frontiera si chiama Clean-tech e racchiude tutte quelle tecnologie, processi, beni e servizi ideati per ridurre l’impatto ambientale e consentire un uso sostenibile dei sistemi e delle risorse naturali. Un ruolo di punta che Fieragricola, arrivata alla 116esima edizione – in programma a Verona dal 31 gennaio al 3 febbraio – non poteva sottovalutare.
L’appuntamento di quest’anno infatti dà ampio spazio alle rinnovabili attraverso diversi convegni in materia di fotovoltaico, agrivoltaico, biogas e biometano, che rappresentano le declinazioni più immediate nell’ambito del comparto agro-zootecnico. La transizione energetica passa dalle energie rinnovabili da fonti agricole, attraverso una multifunzionalità che la legge di Orientamento agricolo consente ormai da oltre 20 anni, facendo da apripista a livello europeo e portando oggi le energie verdi connesse all’agricoltura ad un valore superiore ai 2,54 miliardi di euro su scala nazionale.
L’area zootecnica darà ampio spazio alle agro-bioenergie. Biogas e biometano, risorse per la zootecnia, che nell’ambito della transizione ecologica e dell’economia circolare, rappresentano due opportunità particolarmente interessanti. In Europa, secondo il Report 2023 di Eba (European biogas association) i gas rinnovabili ammontano a 21 miliardi di metri cubi, pari al 6% del consumo di gas naturale dell’Ue. In espansione, a livello comunitario, la produzione di biometano, cresciuta da 3,5 miliardi di metri cubi a 4,2 miliardi di metri cubi nel corso del 2022 (+20% in più rispetto alle rilevazioni precedenti).
Anche in Italia, secondo il presidente del Cib-Consorzio italiano biogas, Piero Gattoni, “lo sviluppo del biogas agricolo ha rappresentato e rappresenta tuttora per gli agricoltori un ottimo strumento di integrazione del reddito e con il tempo è diventato anche un laboratorio interessante per la sperimentazione di nuove tecniche agricole, tutela del suolo, grazie all’utilizzo del digestato e dell’ambiente”.
Il Pnrr inoltre, aggiunge Gattoni, “ha dato il via a una nuova stagione di sviluppo del biometano nel nostro Paese, dando l’opportunità alle aziende agricole di aprirsi a nuovi e diversi mercati. Quest’anno sono partiti i bandi per accedere agli incentivi previsti con il Piano. I risultati fin qui ottenuti vedono l’ammissione di 86 progettualità legate allo sviluppo del biometano”.
“Il vero banco di prova – conclude – si avrà con il terzo bando partito a fine dicembre e con l’attuazione della norma del DL Asset che ha adeguato gli incentivi biometano all’inflazione. Al contempo è necessario garantire un percorso di continuità produttiva alle iniziative che non saranno in grado di riconvertire la produzione a biometano e tutelare la produzione elettrica da biogas”.
E ancora, in una fase di incertezza geopolitica dovuta alle guerre che potrebbe far crescere come nel 2022 il costo dell’energia per le imprese agricole, lo scenario delle rinnovabili costituisce un’opzione in grado di coniugare la spinta green connessa al Green Deal, agli obiettivi Esg delle Nazioni Unite, al traguardo Fit for 55 dell’Ue, che punta a ridurre le emissioni nette di gas a effetti serra di almeno il 55% entro il 2030. F