Mobilità sostenibile: il progetto MUSA di rigenerazione urbana parte dal quartiere Bicocca
Impatto positivo ma la sfida è coinvolgere le fasce più vulnerabili
Il progetto della mobilità sostenibile di MUSA parte dal quartiere che circonda l’Università Bicocca. Ascoltando la vita che si muove intorno, tra le vie che si incrociano con l’attività dei ricercatori. Con l’evento “Muoversi in Bicocca. La mobilità sostenibile all’interno del quartiere”, a maggio sono state presentate le attività del WP4 per proporre alcune attività di ricerca partecipata con i residenti e le popolazioni che lavorano, vivono o fanno esperienza del quartiere. Obiettivo: raccogliere elementi utili alla proposta di opportune politiche di rigenerazione urbana sulla sicurezza, accessibilità, qualità degli spazi pubblici e vita notturna. L’evento ha permesso, attraverso lo sguardo di residenti e persone che vivono quotidianamente il quartiere, di raccogliere spunti utili all’individuazione dei problemi e dei punti di forza della mobilità in Bicocca.
Il risultato di questo ‘sondaggio’ rivolto tra gli altri a impiegati, ricercatori, pensionati, liberi professionisti, residenti e pendolari ha svelato punti di forza e elementi più deboli. Se da un lato sono stati raccolti dati ed informazioni utili sulle percezioni e i comportamenti di diverse popolazioni urbane nel quartiere e si è iniziata un’opera di sensibilizzazione sui temi della mobilità sostenibile, dall’altro è emersa la difficoltà di coinvolgere le fasce più vulnerabili del quartiere. C’è stata comunque la positiva partecipazione di associazioni (Comitato Bicocca), scuole, e collaborazione con uno spazio culturale (Academy Franco Angeli) del quartiere.
I luoghi di ritrovo più battuti, Hangar Bicocca, Bicocca Village e Parco Nord. Gli spazi pubblici più citati dai partecipanti del workshop sono stati l’Hangar Bicocca e il centro commerciale Bicocca Village, incoronati come centri di ritrovo importanti per la vita del quartiere. Luoghi di aggregazione cruciali, anche se nel centro commerciale mancano servizi di prossimità nel pullulare di ristoranti e attività del food. Anche le piazze della zona universitaria, tra le quali Piazza della Trivulziana, hanno riscosso giudizi positivi per le opportunità che offre in termini di ristorazione e tempo libero. Il luogo più apprezzato secondo la media dei giudizi dei partecipanti è Parco Nord, che, a causa della posizione al confine nord-orientale, quasi esterna al quartiere, è citato da alcuni residenti, ma non dai pendolari, che invece frequentano di più la stazione Greco Pirelli e viale Sarca.
Il collegamento tra i luoghi più popolati del quartiere con il parco è un tema sentito dai residenti, così come la qualità, l’accessibilità e le funzioni degli altri spazi verdi. In quartiere lo spazio verde più citato è la collina dei ciliegi, mentre sono stati nominati alcuni spazi chiusi al pubblico ma potenzialmente usufruibili, come il Vivaio Bicocca e il Bicocca Stadium. La risposta delle realtà del quartiere è stata comunque positiva, con una partecipazione di una ventina di persone ai tavoli di lavoro. Le informazioni raccolte nei quattro tavoli di lavoro sono state elaborate e mappate con gli strumenti GIS.
Quartiere ben collegato ma poca comunicazione sulla vita dell’Università. Dall’incontro con il quartiere è emersa una soddisfazione per i servizi di collegamento con il resto della città di Milano, grazie alla ferrovia e alla linea metropolitana. Non solo i pendolari che lavorano in zona, ma tutti i residenti. Se i pendolari hanno però avuto qualche difficoltà ad orientarsi i primi tempi, chi vive il quartiere ha evidenziato come la stazione risenta della mancanza di ascensori (ostacolo soprattutto per i disabili) e di servizi igienici.
I residenti hanno anche messo in luce una certa difficoltà ad accedere ai luoghi dell’Università, all’interno dei quali è difficile accedere. Manca per loro un canale di comunicazione riguardo ciò che avviene dentro le mura dell’università e la vita del quartiere. Tutti elementi utili per iniziare l’opera di rigenerazione urbana che è alla base di una delle missioni del progetto MUSA.
- Il report (pdf)