Salute mentale: Hack the Mind, la challenge per soluzioni innovative nei servizi al territorio milanese

Hackaton per gli studenti delle Università partner di MUSA, organizzato dalle Junior Enterprise con il supporto di Deloitte Officine innovazione

 

Sviluppare soluzioni inclusive, basate su strumenti digitali, sul tema della salute mentale.

È l’obiettivo di Hack the Mind, un innovativo hackathon organizzato dalle Junior Enterprise (JEME, JEMP, JEMIB e JECoMM), con il progetto MUSA (Multilayered Urban Sustainability Action ECS000037 – PNRR M4C2 Inv. 1.5) e il supporto di Deloitte Officine Innovazione.

Una iniziativa che mira a dare vita a una piattaforma di ideazione e innovazione dedicata alla salute mentale, grazie alla contaminazione di professionalità con diverse esperienze e competenze.

La challenge

L’obiettivo finale dell’hackathon è sviluppare una soluzione innovativa che possa contribuire a rendere più accessibili i servizi relativi alla salute mentale per le persone che vivono a Milano e nella Città metropolitana.

L’evento si svolgerà in due fasi, durante le quali i partecipanti saranno incoraggiati a fare brainstorming e sviluppare idee per un’applicazione che affronti una o più delle tre aree identificate in questo ambito: il supporto ai caregiver, l’accesso ai servizi di salute mentale e il supporto ai professionisti medici. I partecipanti lavoreranno in team e ogni team presenterà la propria idea a una giuria alla fine dell’evento.

L’iscrizione all’hackathon è gratuita ed è ritenuta valida entro il 5 novembre (ore 23.59)

I partecipanti saranno affiancati da esperti in ambito informatico, medico, psicologico, economico e giuridico in ruolo di mentori.

Gli studenti appartenenti ai vari team potranno fare domande agli esperti e chiedere loro consigli durante lo svolgimento della competizione.

L’evento è rivolto agli studenti delle università partner di MUSA (Politecnico di Milano, Università Commerciale L. Bocconi, Università degli Studi di Milano-Bicocca e Università degli Studi di Milano). Gli studenti si sfideranno in team da 6-8 persone. L’allocazione dei membri nelle squadre è gestita direttamente dal comitato dell’Hackathon. Le squadre saranno eterogenee al loro interno ed omogenee fra di loro, in termini di età, conoscenze e background dei partecipanti. Il fine è quello di favorire lo scambio di idee e rafforzare le relazioni tra gli studenti dei quattro atenei.

La prima fase avrà luogo sabato 11 novembre presso le aule dell’Università Statale di Milano e comprenderà una breve sessione formativa riguardante le criticità del sistema attuale, le opportunità offerte dalla sua digitalizzazione al fine di generare benefici per la collettività e l’acquisizione di strumenti utili alla creazione e sviluppo di un’idea progettuale (es: Business Model Canvas).

La formazione sarà seguita dall’hackathon vero e proprio, in cui i team si sfideranno per dimostrare di avere le idee più brillanti e promettenti. Le squadre avranno poi tempo per perfezionare il concept della piattaforma per un’intera settimana.

Durante la seconda giornata, sabato 18 novembre, presso la sede di Deloitte, ogni squadra avrà 5 minuti di tempo per presentare il proprio concept attraverso una pitch presentation.

La giuria valuterà gli output prodotti, tenendo conto di diversi criteri, tra cui la fattibilità della proposta, l’impatto e il valore aggiunto apportato. Il team vincitore avrà la straordinaria opportunità di partecipare ad incontri dedicati con mentor di Deloitte Officine Innovazione, che supporteranno il team nell’ulteriore sviluppo dell’idea e del business model.

Il topic: qualche dato sulla salute mentale

Il tema è di crescente importanza per il benessere delle persone e il riconoscimento della necessità di soluzioni innovative per garantire i diritti di chi convive con problemi di salute mentale.

Secondo i dati riportati da Istat, in Italia, nel 2019, le persone con disabilità, ovvero che convivono con problemi di salute e di gravi limitazioni che impediscono loro di svolgere le attività abituali, sono state 3 milioni e 150 mila (il 5,2% della popolazione). Di queste, 728.338 persone hanno ricevuto assistenza dai servizi specialistici per la salute mentale nel corso del 2020, con il 53,6% di pazienti di sesso femminile. La composizione per età riflette l’invecchiamento della popolazione generale, con una percentuale significativa di pazienti di età superiore ai 45 anni (69,0%).

Il Rapporto salute mentale – Analisi dei dati del Sistema Informativo per la Salute Mentale (SISM), 2020 – pubblicato dal Ministero della Salute, sottolinea come nel territorio lombardo e specificatamente a Milano, nel 2018 sono stati identificati 461.620 cittadini con diagnosi psichiatrica o segnalazioni riconducibili al disagio psichico, con un’incidenza complessiva di 128 ogni 1.000 abitanti. Nel 2020, 253.164 pazienti hanno avuto il loro primo contatto con i Dipartimenti di Salute Mentale durante l’anno, di cui il 91,8% ha utilizzato questi servizi per la prima volta nella vita.

Per completare l’iscrizione i partecipanti dovranno compilare il form al seguente link, dove si dovrà indicare anno di corso e facoltà di studio in modo da garantire delle squadre omogenee fra di loro ed eterogenee al loro interno.