Il presidente Iannantuoni: ‘Un ecosistema innovativo per il territorio, il tessuto sociale e l’economia’

 

Da laboratori di ricerca alla metropoli: sono oltre 100 i progetti in corso per la Milano del futuro grazie a MUSA, Multilayered urban sustainability action, un progetto finanziato con i fondi del PNRR. Mille ricercatori per le cento attività scientifiche dedicate all’ambiente, al digitale e all’inclusione, 194 nuovi assunti (il 55 per cento donne, e con un’età media di 32 anni), 26 soggetti pubblici e privati coinvolti, e un investimento complessivo di 116 milioni di euro.  È il bilancio del primo anno dal lancio del progetto nato dalla collaborazione tra l’Università Milano-Bicocca – ente proponente – il Politecnico, l’Università Bocconi e l’Università degli Studi, e finanziato dal Ministero dell’Università e della ricerca.

Numeri, progetti e volti presentati lo scorso 6 settembre nell’Aula Magna di Bicocca, alla presenza della presidente di MUSA e rettrice dell’Università Giovanna Iannantuoni, del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, della Consigliera per le politiche dell’Innovazione e della sostenibilità in ambito universitario e della ricerca anche in attuazione del Pnrr del Mur, Alessandra Gallone. Sono anche intervenuti il Rettore dell’Università Bocconi, Francesco Billari,  il Delegato del Rettore per il Trasferimento Tecnologico del Politecnico di Milano, Marco Bocciolone, il Rettore dell’Università degli Studi di Milano, Elio Franzini, il Presidente CRUI, Salvatore Cuzzocrea, il Presidente di Assolombarda, Alessandro Spada, il Presidente della Fondazione Global Compact Italia, Marco Frey e il consulente del ministero dell’Università per il Pnrr e professore di Analisi dei sistemi finanziari e public management dell’Università degli Studi di Bergamo, Stefano Paleari, coordinati dal vicedirettore del Corriere della Sera, Venanzio Postiglione.

MUSA prevede fra le tante linee di ricerca un algoritmo per individuare le falde d’acqua nascoste di Milano, un software basato sull’intelligenza artificiale per il monitoraggio dell’hate speech online, un sistema intelligente per gestire le potenzialità della telemedicina e un progetto per utilizzare l’acqua piovana in agricoltura e in altri ambiti. “Un ecosistema innovativo – ha sottolineato la rettrice di Bicocca Giovanna lannantuoni – per la rigenerazione urbana e la sostenibilità dedicato all’area milanese che creerà soluzioni utilizzabili anche su scala regionale e nazionale”. Ma anche un “innovativo modello di collaborazione fra pubblico e privato, in grado di creare valore per il territorio, per il tessuto sociale e per quello economico, come dimostrano anche i 194 giovani ricercatori già assunti e gli altri che assumeremo nei prossimi mesi. Sono entusiasta dei risultati di questo primo anno di attività e a tutte le persone di MUSA va il mio ringraziamento per l’impegno e la passione”.

In ambito di rigenerazione urbana, si lavora sullo sfruttamento dell’energia geotermica del sottosuolo e dell’energia fotovoltaica per rendere Milano-Bicocca un campus a zero emissioni. È inoltre partito lo scorso 12 giugno il progetto di transizione energetica dell’ateneo che sarà replicabile in altre zone della città. All’Università Bocconi il compito di valutare l’impatto economico, sociale e ambientale di questi nuovi sistemi ad alta tecnologia. Tra i progetti per la digitalizzazione, l’uso delle tecnologie 5G e dell’intelligenza artificiale consentirà un’ottimizzazione della capacità di lavoro sui big data per supportare, digitalizzare e implementare una serie di servizi utili alla cittadinanza, come la telemedicina e il remote monitoring per le persone fragili. A coordinare il progetto, l’Università statale di Milano.

Nel campo della imprenditorialità tecnologica, fondamentale la sinergia tra mondo accademico e imprenditoriale. Sono state avviate 17 attività di scouting tecnologico che coinvolgono il Politecnico di Milano e gli altri atenei. Il progetto StartCup Lombardia, promosso dalla Regione Lombardia e organizzato dai quattro atenei di MUSA, risponde all’obiettivo di sostenere l’innovazione tecnologica e favorire la nascita e lo sviluppo di nuove imprese ad alto potenziale di business. Il 30 novembre e l’1 dicembre 2023, poi, col supporto della Regione Lombardia e in collaborazione con l’associazione PNI Cube, MUSA ospiterà a Milano il Premio Nazionale per l’Innovazione, la competizione nazionale che coinvolge i vincitori delle challenge regionali tra start-up. Nel campo della innovazione sostenibile, il coinvolgimento della cittadinanza nei progetti: espressione di questa convivenza virtuosa sono i sei Living Labs realizzati dal Politecnico di Milano e dall’Università degli Studi di Milano, laboratori di ricerca che, attraverso l’interazione con diverse categorie di utilizzatori, miglioreranno le condizioni di vita della cittadinanza e la qualità dell’ambiente.

E ancora, nel campo dell’inclusione sociale si collocano i progetti Patti digitali rivolto ai minori, in collaborazione con il Comune di Milano, e B-Youth Forum, nell’ambito del Festival Generazioni, un laboratorio di ricerca organizzato dall’Università di Milano Bicocca aperto ai giovani tra i 14 e 25 anni sui temi della partecipazione dello spazio pubblico. Fiore all’occhiello di questa linea di ricerca, Human Hall, vero e proprio Rights Hub realizzato in collaborazione con il mondo delle imprese, il terzo settore e le istituzioni del territorio. Sotto la guida della Statale di Milano, docenti, ricercatori e dottorandi di diversi ambiti disciplinari hanno avviato 18 progetti dedicati al monitoraggio delle categorie a rischio, dagli stranieri alle donne vittime di violenza. Nello stesso ambito anche un software basato sull’intelligenza artificiale per il monitoraggio dell’hate speech online.

A rappresentare i tanti ricercatori impegnati nel progetto, sei volti simbolo che in una clip hanno raccontato il primo anno di MUSA.  Da Tamara Gaia Vasiljev, specializzata nelle metodologie statistiche per lo sviluppo di prodotti cosmetici green ed ecosostenibili, a Stefano Ronchi, che si sta dedicando all’analisi comparata delle politiche di welfare, le diseguaglianze sociali e la dimensione sociale dell’Ue, a Chiara Serra, la cui ricerca si occupa di comprendere le origini delle disuguaglianze e dell’esclusione sociale, studiare la marginalità nelle sue forme più gravi, e analizzare le determinanti della salute fisica e mentale. E ancora, Nicola Bena, che opera nel campo della garanzia della sicurezza, concentrandosi su tecniche di certificazione e gestione del rischio per sistemi distribuiti di nuova generazione, al crocevia tra cloud, edge, IoT e ML, Gabriele Stancato, impegnato nello sviluppo e nell’implementazione di algoritmi di machine learning per studiare e anticipare il rapporto uomo-ambiente, e Khatereh Ghasemzadeh, che si dedica all’approfondimento dei vari aspetti legati all’approccio dei Living Lab, affrontando anche i temi della mobilità sostenibile e dell’energia rinnovabile.

Entusiasta delle iniziative e attività avviate in questo primo anno, il  Sindaco di Milano Giuseppe Sala, che ha definito MUSA “un progetto di valore, in grado di ispirare e stimolare tanti ricercatori a trovare soluzioni per rendere la nostra città e le città in generale un luogo più sostenibile a livello economico, ambientale e sociale in cui vivere. Sono orgoglioso – ha sottolineato – che il Comune sia parte attiva in questo progetto, perché collaborando tra loro, con le istituzioni e con i partner privati, l’Università Bicocca, il Politecnico, la Bocconi e l’Università degli Studi di Milano stanno dimostrando che se si uniscono le forze, le energie, le menti, e se si condividono impegno e obiettivi, si può davvero avere un impatto positivo, innovativo e di qualità sul territorio e sulla vita quotidiana delle persone”.

In linea con Sala l’Assessore all’Università, ricerca e innovazione della Regione Lombardia, Alessandro Fermi, che ha puntato l’attenzione sulle “grandi opportunità generate dal binomio Università – Ricerca”.  Un progetto quello di MUSA, ha aggiunto  Alessandra Gallone, consigliere del Ministro dell’Università e della Ricerca, che “guarda lontano e aprirà nuove prospettive e nuovi scenari tra valore ambientale, economico e sociale attraverso laboratori, impianti pilota e simulatori”.

Infine, Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda, ha definito MUSA un “acceleratore di innovazione situato proprio nel territorio che genera di più a livello nazionale: qui, a Milano e in Lombardia, si concentra il 20% di spesa in ricerca e sviluppo e hanno sede il 27% delle start-up innovative. Ora occorre agire – ha concluso Spada – per colmare quei gap che esistono nel confronto internazionale. Rafforziamo sempre di più la collaborazione tra mondo della ricerca e sistema delle imprese con l’obiettivo, tra gli altri, di favorire lo sviluppo di competenze coerenti con quelle richieste dal mercato del lavoro, una vera emergenza per le aziende”.